'Progetto Pareti' Bellezza nei luoghi di cura

'Progetto Pareti' Bellezza nei luoghi di cura

'Progetto Pareti' Bellezza nei luoghi di cura

'Progetto Pareti' Portare bellezza nei luoghi di cura: PAD 23, Tutto inizia da un piccolo seme. La cura è uno sguardo attento sul futuro.  


"I Piccoli Grandi Cuori sono gli oltre 1.000 bambine e bambini, ragazze e ragazzi portatori di cardiopatie congenite che ogni anno vengono curati presso le Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico di Sant'Orsola di Bologna. Un centro unico in Italia e punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per la cura delle cardiopatie congenite, oltre che centro di riferimento dei trapianti di cuore in età pediatrica e del paziente congenito adulto. 


I Piccoli Grandi Cuori siamo anche noi genitori che, riuniti in associazione, operiamo da oltre 20 anni a supporto di questa realtà eccezionale, al fianco di medici, infermieri e operatori sanitari, offrendo diverse forme di assistenza rivolte a tutte le famiglie che passano dal reparto: dall'accoglienza a Bologna al supporto psicologico in reparto, dall'acquisto di tecnologie avanzate per la diagnosi e cura al servizio di assistenza sociale. 


La storia della nostra associazione parla di impegno, sussidiarietà, trasparenza, dedizione, tenacia, sacrifici, per migliorare ogni giorno la qualità della cura dei piccoli pazienti cardiopatici. 


In questi mesi abbiamo iniziato a scrivere un altro capitolo di questa nostra bella storia: il "Progetto Pareti" per contribuire in modo significativo alla cura dei tanti piccoli e grandi pazienti cardiopatici che passano tutti i giorni da queste Unità Operative. Un intervento di decorazione narrativa delle stanze, dei corridoi, degli ambulatori, degli ingressi al reparto. Il racconto come terapia della cura, migliorando la qualità dell’ambiente evocando una storia. 


La ‘bellezza’ nei luoghi di cura aggiunge valore alle cure mediche, riduce la percezione di medicalizzazione e contribuisce a creare una immagine positiva all’interno dell’ospedale, migliorando il percorso di guarigione del paziente. E la storia che racconteremo attraverso questa narrazione è metaforicamente la storia della nostra terra, delle nostre radici, della nostra tenace passione per la vita: ogni cuore è un piccolo seme che cresce e che ha bisogno, più che mai in ospedale, di cure sapienti e amorevoli. 


Guardate la presentazione nel pdf e nella gallery per conoscere meglio il 'Progetto Pareti' e l'importanza di quanto stiamo realizzando."


"Paola Montanari  Presidente Piccoli Grandi Cuori 


Qualsiasi forma di bellezza in luoghi di cura ha un valore aggiunto se viene associata non solo alle cure mediche per cui il luogo è dedicato, ma a un maggior rispetto e umanità rivolto alle persone attraverso una visione olistica.


1 bambino su 100 in Italia nasce con una cardiopatia congenita. 


A Bologna, ogni anno, oltre 1.000 neonati, bambine e bambini, ragazze e ragazzi cardiopatici vengono curati presso le Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola. Un centro di eccellenza unico in Italia e in Europa. 


In questo centro, ogni anno, sono oltre 16.000 le prestazioni ambulatoriali (visite cardiologiche, ECG, ecc.) per un flusso di più di 50.000 persone: i pazienti ricoverati per interventi cardiochirurgici, o per le visite ambulatoriali che periodicamente devono essere fatte nel corso della vita di questi assistiti, le loro famiglie, a cui si aggiungono sempre più numerosi - grazie ai progressi nella ricerca medica - gli assistiti cardiopatici congeniti adulti (GUCH). 


Con questo ‘Progetto Pareti’ dedicato al PAD 23, Piccoli Grandi Cuori intende contribuire in modo significativo alla cura dei tanti piccoli e grandi pazienti cardiopatici.


Come associazione di genitori di bambine e bambini cardiopatici vogliamo dare un volto umano e accogliente alle stanze, ai corridoi, sia del Reparto di Degenza (che spesso definiamo con amore ‘Reparto’) sia degli ambulatori, che sono necessariamente i luoghi in cui si cresce. 


Attraverso una narrazione che metaforicamente racconta le nostre radici, vogliamo raccontare la nostra tenace passione per la vita: ogni cuore è un piccolo seme che cresce e che ha bisogno, più che mai in ospedale, di cure sapienti e amorevoli. "



Il racconto come terapia della cura: 

il valore aggiunto della bellezza


La bellezza nei luoghi di cura aggiunge valore alle cure mediche, accogliendo il paziente con un maggiore rispetto ed umanità e partendo da una dimensione olistica e globale. 


La bellezza nei luoghi di cura riduce la percezione di medicalizzazione, contribuisce a creare una immagine positiva all’interno dell’ospedale, supporta la creazione di un clima di fiducia e collaborazione, migliora il percorso di guarigione del paziente. 


Curare un bambino cardiopatico significa agire sia sull’aspetto fisico sia sull’aspetto emozionale, che molto influenza gli stessi parametri psico-fisici del piccolo paziente. Significa però anche prendersi cura dei suoi cari, così come degli operatori che, 24 ore su 24, si prendono cura di loro tra le mura del reparto. 


Con il ‘Progetto Pareti’ vogliamo quindi rendere il Padiglione 23 un luogo gradevole e accogliente, dove i pazienti e il personale che vi lavorano si sentono a proprio agio. 

Con la decorazione degli spazi  delle due Unità Operative vogliamo realizzare un percorso visivo, rassicurante, stimolante, capace far sognare e sorridere, riducendo così l’ansia del bambino e dei suoi genitori nel periodo di ospedalizzazione, in particolare per i pazienti pediatrici che devono essere sottoposti ad intervento cardiochirurgico o per i pazienti in attesa di trapianto che devono rimanere in ‘Reparto’ anche diversi mesi. 


Il colore, i disegni, la luce, la narrazione hanno lo scopo di distrarre il paziente dal dolore e da sé stesso, permettendogli di affrontare le cure più serenamente e guarire più facilmente.

Le bambine, i bambini, mamme e papà sono immersi in un ambiente immaginario di ampio respiro: una natura protagonista, un messaggio fortemente ecologico che si associa ai riferimenti al mondo contadino che caratterizza la nostra terra, abbracciando così, in maniera universale e trasversale, tutti i popoli. 



Tutto inizia da un piccolo seme.

Una vita, una storia, un albero, un frutto.

Ci vogliono mani capaci, passione, buona terra e molta cura. La cura è uno sguardo attento sul futuro. 

La cura è dedizione, è un crogiolo di tanti elementi indispensabili. 


Cura significa responsabilità, è accogliere quel germoglio - testimone silenzioso dell’azione dell’uomo - che incontra e conosce la mano di chi ha gettato il seme, è presente a tutto ciò che avviene e interagisce con tutti gli elementi che lo circondano. 


Questo germoglio è una possibilità non ancora possibile, che porta in sé un albero, un frutto, un sogno, un’idea, un potenziale.


La nostra terra, l’Emilia-Romagna, così ricca di eccellenze, ci ricorda nel suo paesaggio, la fatica e il sacrificio del lavoro contadino, dove i tempi lenti delle stagioni avevano il ritmo dell’operosità che la natura stessa richiedeva. 


La circolarità, la condivisione, la reciprocità e le relazioni sono proprie della storia di questi luoghi che parlano di accoglienza. Ci riconosciamo pienamente in questi valori e proprio qui, a Bologna, da più di venti anni, i frutti del nostro lavoro volontario, i frutti del ‘Reparto’, crescono. 


Perché queste ‘Reparto’ di eccellenza è come la nostra terra, ed è questa la storia che vogliamo raccontare: c’è la semina, il momento dell’azione umana, che prima vede l’aratro che scava e allinea i solchi con la precisione dell’esperienza del contadino, che opera straordinarie trasformazioni nel paesaggio e prepara la terra alla vita. 


I semi, accolti nella terra, sono i nostri figli, e su quella carne viva il solco operato dalla mano dei chirurghi, traccia la linea della vita.


Questa vita viene fatta germogliare attraverso una veglia operosa, notte e giorno, dalla Madre terra e dai suoi nutrienti: questi preziosi elementi sono i medici, gli infermieri, gli specialisti, le psicologhe, le assistenti sociali, i volontari e l’Associazione. 


Tutti noi in quel momento diventiamo albero, che con le fronde, rami e radici ben salde accoglie pazienti e genitori, famiglie di tutto il mondo, le sorregge, costruisce relazioni, le ascolta in silenzio e dona riparo senza nulla chiedere. Umili e costanti come il contadino nel suo lavoro, tutti nel reparto, operano per portare a maturità il raccolto, l’attesa del frutto.


Le piccole piantine sono pronte per il vivaio, accudite da mani sapienti e da macchine prodigiose diventano speranza per ?i bambini e i pazienti che arriveranno a Bologna dopo di loro. 

A loro volta diventeranno nuovi semi di umanità da cui germoglieranno i cittadini del mondo.






Gaetano Gargiulo

Direttore Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare

e di Cardiochirurgia pediatrica e dell’ètà evolutiva

 

"Le Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’Età evolutiva sono inserite all’interno del Polo
Cardio-Toraco-Vascolare del Policlinico di Sant’Orsola. 

Unico centro accreditato della regione Emilia-Romagna per la cura chirurgica delle cardiopatie congenite, si caratterizza per il numero di pazienti trattati e per la qualità dei risultati ottenuti, punto i riferimento a livello nazionale ed europeo."





Antonella Messori

Direttore Policlinico di Sant’Orsola

“Il Polo Cardio-Toraco-Vascolare è un centro ad altissima tecnologia, con dotazioni d’eccellenza a livello internazionale, ma sappiamo bene che la tecnologia non basta: la qualità della cura passa anche attraverso la qualità dell’accoglienza e dell’assistenza, il benessere che le persone possono vivere anche in ospedale. Vale per tutti, vale ancor più per i bambini.”





Polo Cardio-toraco-vascolare: Centro di riferimento dei trapianti di cuore

in età pediatrica e del paziente congenito adulto


Il Polo Cardio-Toraco-Vascolare è una struttura di 40.000 mq, con 135 posti letto di degenza,

49 posti ad alta complessità assistenziali e di Terapia intensiva e semintensiva, 8 nuove Sale operatorie (di cui 6 tradizionali e 2 ibride),

5 nuove sale di diagnostica ed interventistica avanzata, 15 ambulatori e un’organizzazione basata sulle esigenze dei pazienti.


Diagnosi Screening Trapianto   Follow up; quattro Step fondamentali per arrivare alla cura che comprendono e coinvolgono numerose persone e servizi correlati.









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