Progetto Pareti: 500 metri quadrati di pareti dipinte nella Cardiochirurgia pediatrica

Progetto Pareti: 500 metri quadrati di pareti dipinte nella Cardiochirurgia pediatrica

Progetto Pareti: 500 metri quadrati di pareti dipinte nella Cardiochirurgia pediatrica

Un orizzonte naturale fatto di piante, fiori, nuvole e colori si estende su quasi 500 metri quadri di superficie all’interno degli spazi delle Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico di Sant'Orsola IRCCS a Bologna.
E’ il Progetto Pareti “Tutto inizia da un piccolo seme. La cura è uno sguardo attento sul futuro” inaugurato ufficialmente giovedì 29 settembre 2022 alla presenza delle istituzioni e del personale medico ospedaliero in occasione della Giornata Mondiale del Cuore


Il progetto, che ha un costo complessivo di 141 mila euro, è stato ideato e curato dalla nostra associazione con il patrocinio di Policlinico di Sant’Orsola IRCCS e grazie al contributo di Fondazione Policlinico Sant’Orsola, Arcidiocesi di Bologna, Pam Panorama, Casa Alessia. E’ stato avviato nel 2018 per colorare, decorare e rendere più accoglienti gli spazi di questo Centro di eccellenza unico in Italia e in Europa, dove ogni anno vengono curati oltre 1.000 neonati, bambine e bambini, ragazze e ragazzi cardiopatici. 


Attraverso un percorso visivo e narrativo illustrato da Silvia Bettini di Castello in Aria, Progetto Pareti “Tutto inizia da un piccolo seme. La cura è uno sguardo attento sul futuro” vuole portare la bellezza in questo importantissimo luogo di cura per ridurre la percezione di medicalizzazione dei pazienti costretti a vivere con assiduità gli spazi dell'ospedale insieme alle proprie famiglie. Quasi tutti gli ambienti delle Unità Operative che il cardiopatico congenito incontra durante il suo percorso di cura raccontano una storia, attraverso la metafora della “madre terra” che accoglie e trasforma: ingresso, corridoi, sala di attesa, stanze di degenza, ambulatori, terapia intensiva, sala raggi.
Ogni paziente che entra in Ospedale, piccolo o grande che sia, viene preso per mano e accompagnato da questa narrazione che si svolge tra fiaba e realtà, sviluppando delicati richiami al tema della vita, dell’assistenza, della cura, con analogie tra regno umano e regno vegetale. Un richiamo alla ciclicità della vita dell'uomo e della pianta partendo dal seme per arrivare al frutto, dal bimbo che nasce e cresce, l’analogia tra la cura per la terra e le piante e la cura del corpo umano. 

Piccoli Grandi Cuori racconta così la sua “tenace passione per la vita”: ogni cuore è un piccolo seme che cresce e che ha bisogno, più che mai in ospedale, di cure sapienti e amorevoli. 

Progetto Pareti è stato realizzato anche grazie al sostegno di: oltre 200 donatori tra cui enti, aziende del territorio e privati cittadini; eventi pubblici come "Un mare di solidarietà" e "I love beach tennis"; campagna di crowdfunding su piattaforma Idea Ginger "Coloriamo l'Ospedale" sostenuta dalla Fondazione Sant'Orsola ; campagna 5x1000.  In collaborazione con: Silvia Bettini, Kinè, Castelli in Aria, Staff Italia. Il video ufficiale del progetto è stato realizzato e curato da Kinè. 



Con il ‘Progetto Pareti’ vogliamo contribuire in modo significativo alla cura dei pazienti cardiopatici congeniti. I bambini e i rispettivi genitori, i Guch e i pazienti che diventano adulti, così come il personale medico sanitario, sono immersi in un ambiente immaginario di ampio respiro: una natura protagonista, un messaggio fortemente ecologico che si associa ai riferimenti al mondo contadino abbracciando così, in maniera universale e trasversale, tutti i popoli. 

“Come associazione - spiega la presidente Piccoli Grandi Cuori Paola Montanari - abbiamo scelto di dare un volto umano e accogliente alle stanze, ai corridoi, sia del Reparto di Degenza sia degli ambulatori, che sono necessariamente i luoghi in cui il cardiopatico congenito insieme alla sua famiglia trascorre il tempo necessario per affrontare il suo percorso di cura. Un percorso all’interno del quale, come Piccoli Grandi Cuori, siamo presenti in ogni sua fase: l’ascolto, l’accoglienza, la tutela dei diritti, l’assistenza psicologica. Ogni cuore è un piccolo seme che cresce e che ha bisogno, più che mai in ospedale, di cure sapienti e amorevoli. E noi, da 25 anni, cerchiamo di fare questo: con amore, con tenacia, con passione, cerchiamo di aggiungere valore alle cure dei nostri medici e operatori sanitari, per dare supporto e dignità a queste persone che stanno affrontando un momento molto particolare e complesso della loro vita. Ringraziamo il Policlinico di Sant’Orsola, i nostri medici, tutti i partner che hanno scelto di sostenerci in questo bellissimo progetto che si conclude e regala agli spazi dell’Ospedale un volto nuovo e colorato. Abbiamo bisogno del sostegno, della collaborazione, per guardare al futuro: i cardiopatici congeniti sono pazienti che diventano  adulti e le loro esigenze crescono, cambiano con loro: vogliamo essere pronti ad accoglierle”. 

“Ogni paziente che accede a questo Reparto intraprende un percorso di cura, che come tale è caratterizzato da diversi momenti e da una “lunghezza” non sempre prevedibile. Questo intervento di decorazione degli spazi in cui il paziente vive, cresce e si muove, rappresenta uno strumento in più anche per il nostro lavoro - spiega la dott.ssa Sara Ruggeri psicologa dell’associazione. Ci consente di entrare in relazione, di aiutarlo - in particolar modo se si tratta di bambini - ad affrontare le sue paure e di rispondere alle sue domande. Possiamo raccontare delle storie che prendono spunto proprio dai disegni e dalle raffigurazioni che troviamo sulle pareti, possiamo intraprendere attività di gioco. Trovarsi in un luogo di cura esteticamente bello e accogliente consente poi ai bambini di sentirlo “proprio” e di aver voglia di scoprirne i diversi angoli. E’ molto importanteaver creato questa continuità narrativa e decorativa tra il Reparto e gli ambulatori, dove il paziente torna per i controlli: crea un’idea di familiarità, di luogo già conosciuto,  di un luogo quindi che fa meno paura e che in qualche modo si ha voglia di tornare a visitare. La scelta del tema di questo intervento narrativo e decorativo non è casuale: la natura, il ciclo di vita, il prendersi cura della terra e delle piante fornisce un’analogia rispetto al prendersi cura: dei pazienti e dei loro familiari”. 

La bellezza nei luoghi di cura aggiunge valore alle cure mediche, accogliendo il paziente con un maggiore rispetto ed umanità e partendo da una dimensione olistica e globale. Contribuisce a creare una immagine positiva all’interno dell’ospedale, supporta la creazione di un clima di fiducia e collaborazione, migliora il percorso di guarigione del paziente. Curare un bambino cardiopatico significa agire sia sull’aspetto fisico sia sull’aspetto emozionale, che molto influenza gli stessi parametri psico-fisici del piccolo paziente. Significa però anche prendersi cura dei suoi cari, così come degli operatori che, 24 ore su 24, si prendono cura di loro tra le mura del reparto.


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